Sud Africa

Quattro su cinque

Mozambico, Sud Africa - 30 luglio 2009

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Quattro su cinque, non e’ una nuova pubblicita’ degli ovetti Kinder, ma sono i quattro animali su cinque dei cosidetti “Big Five” che abbiamo visto nel nostro safari al Kruger Park, in Sud Africa.
Dopo una ventina di ore di viaggio, con scalo in Qatar e piacevole incontro di amici torinesi all’aereoporto di Doha (per la serie com’e’ piccolo il mondo), siamo atterati a Johannesburg.
Presa dimestichezza con la guida a sinistra, un po’ spaesati per questo arrivo in un’Africa che non sembra cosi’ tanto Africa, ci siam diretti verso il nostro bellissimo lodge (grazie cugi!!) con vista sul Kruger Park.
Rinoceronti, bufali, elefanti (non “piccoli” come quelli indiani, giganti!) e leoni! Abbiamo mancato solo il leopardo, dei cinque big, animale notturno molto difficile da individuare.
E poi impala (specie di antilopi), giraffe, facoceri (quelli di Hakuna Matata), pitoni di quattro metri, aquile, babbuini, scimmie dai genitali blu, zebre e tanti altri animali affascinanti dai nomi strani e mai sentiti prima.
Impariamo che le scimmie hanno i genitali colorati perche’ sono l’unico animale che vede i colori come gli esseri umani. Che non esiste una zebra uguale all’altra, stanno sempre in branco cosi’ da creare un effetto ottico all’arrivo dei predatori che non riescono a distinguerle singolarmente. Che, strano a dirsi, l’ippopotamo e’ l’animale che miete il maggior numero di vittime umane in Africa…e molto altro ancora.  Mentre giriamo con la nostra guida sulla jeep scoperta osserviamo man mano i vari animali che, incuranti delle macchine con cui sono cresciuti, ogni tanto ci attraversano la strada. Osserviamo estasiati una leonessa che attraversa proprio davanti a noi portando in bocca i propri cuccioli bellissimi.
Tutto sembra apparentemente tranquillo, gli animali convivono pacificamente a poca distanza gli uni dagli altri. Ma e’ una calma solo apparente.
Ce ne rendiamo conto quando avvistiamo il leone e in pochi secondi percepiamo la tensione crescere nell’aria. Gli impala iniziano a correre all’impazzata scivolando davanti a noi sul liscio asfalto, il leone che scatta in cerca della preda….questa volta non e’ riuscito nel suo intento.
Noi rimaniamo immobili e elettrizzati consapevoli che la natura fara’ il suo corso, incurante delle automobili e dei turisti in cerca dello scatto migliore.

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