A caccia di diamanti nella Chapada Diamantina

Brasil - 2 aprile 2007

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Salutato a fatica il mare ci siamo spostati verso l´interno dello stato di Bahia e precisamente a Lencois, nel parco nazionale della Chapada Diamantina e devo dire che non ci siamo assolutamente pentiti della scelta. L`immenso territorio della Chapada Diamantina e´stato trasformato di recente in parco nazionale, prima per anni, e´stato il luogo di lavoro di migliaia di minatori alla ricerca dei preziosi diamanti. Il parco e´ caratterizzato da fiumi, cascate e grossi canyon naturali ricchi di pietre preziose, come si trovano in Africa, terra da cui il Brasile si e´distaccato con la deriva dei continenti. Oltre ai canyon naturali oggi si vedono migliaia di altri piccoli canyon letteralmente scavati a mano dai minatori e migliaia di grotte dove i lavoratori dormivano la notte.
Vi svelo subito che, nonostante pare che ancora qualche diamante si possa trovare, noi non siamo stati cosí fortunati, ma se non abbiamo trovato pietre preziose vi assicuro che un pezzo di Paradiso crediamo proprio di averlo raggiunto.


Lencois e´un gioiello di paese che mai pensavamo di trovare qui nell´entroterra brasiliano, il paesino e´ molto carino ed e´ situato nel mezzo del parco della Chapada che offre innumerevoli possibilita´di escursioni. Il primo giorno abbiamo fatto una breve passeggiata ad una piccola e tranquilla cascata per ambientarci con il paesaggio. Direi che se vi chiedete come sta Pablo questa foto e´piu´che significativa :-)
Cachoerina 2

Il giorno seguente siamo partiti per un´escursione di due giorni in compagnia di due ragazzi francesi e della nostra guida Carlos. Carlos, originario di Lencois, si e´subito rilevato non solo una guida preziosissima, ma anche una splendida persona da conoscere. Camminando in mezzo a canyon e risalendo fiumi, ci ha raccontato la sua storia di bambino figlio di minatori. Con tranquillita´ci ha spiegato come ha perso il padre all´eta´di due anni, quasi come se fosse normale, perche´all´epoca era tristemente una morte comune morire sepolti in una frana mentre si scavava a mani nude alla ricerca dei diamanti. La madre era gia´incinta dell´ottavo figlio. In totale Carlos ha 11 fratelli con una differenza di eta´a volte di soli pochi mesi l´uno dall´altro. Stufo di essere preso in giro a scuola per l´abbigliamento stracciato, potete ben immaginare la poverta´di una famiglia cosi´numerosa e priva del padre, a dieci anni decide di mollare gli studi e di andare anche lui a lavorare nella Chapada ed e´ per questo che conosce il parco alla perfezione. A vent´anni pero´, capita l´importanza degli studi e delle possibilita´che possono offrirgli, con grossi sacrifici riprende a studiare e inizia anche un corso di inglese. Ora da 12 anni e´una delle guide ufficiali del parco e non si limita ad accompagnarti nel percorso, ma ad ogni passo ti spiega le varie piante che incontriamo e soprattutto la storia affascinante del parco. Con Carlos parliamo piacevolmente di lui; dei colonnelli bianchi per cui lavoravano i minatori; della schiavitu´che purtroppo non e´mai terminata perche´nonostante l´abolizione del 1888 non si e´mai data la possibilita´ alla popolazione “liberata” di ricevere educazione e pertanto la vera liberta´; di come Lula stia tentando di dare delle possibilita´ai piu´poveri, ma di come molto spesso la gente, nella sua ignoranza, non riesce a capire e a sfruttare le possibilita´di prestiti che le nuovi leggi stanno concedendo loro … e a fine giornata ci scappa anche un po´di capoeira insieme intorno al fuoco.
In Patagonia abbiamo sperimentato il camping nei parchi, gli splendidi rifugi di montagna, qui invece abbiamo dormito nelle grotte dei minatori, un´esperienza incredibile con la vista direttamente sul cielo e respirando natura! E per una volta non mi e´toccato neanche cucinare perche´Carlos ha cucinato pranzi e cene magnifiche!!

Se nei trekking precedenti avevamo patito il freddo devo dire che qui in Brasile un pochino ci e´mancato, camminare con 30 gradi non e´stata esattamente una passeggiata, ma ne e´valsa veramente la pena. Eravamo dentro il Parco, dentro nel vero senso della parola perché abbiamo risalito un fiume passando all´interno di canyon strettissimi, facendo il bagno in pozze color whisky a causa dell´elevata presenza di minerali e raggiungendo questo paradiso:

1 IMG_2206

Una cascata che si e´aperta all´improvviso davanti ai nostri occhi lasciandoci senza fiato. Per un attimo ci e´sembrato di aver raggiunto il paradiso, io mi son sentita piccolissima all´interno del canyon a nuotare sotto quest´enorme cascata riscoperta da pochissimi anni. Scusate ma veramente non ho le parole per descrivere la sensazione provata, o semplicemente non sono in grado, pero´siamo entrambi d´accordo nell´affermare di aver visto uno dei posti piu´belli della nostra vita, con la fortuna di poterlo ammirare nell´intimita´e tranquillita´con cui andrebbero visitate tutte le bellezze della natura.

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8 Comments

  1. Ecco svelato l’ultimo mistero dell’isola di LOST! E’ un villaggio turistico per coppie torinesi in giro per il mondo e voi ci siete capitati dentro O__o
    spettacolare!!!

  2. Pazzi che non siete altro, leggervi è una continua sofferenza, argh!!! :P

    Marò che invidia, ma è stupendo! (a parte magari i ritardi con l’autobus :D) *___*

  3. Sommerso dalle cose da fare, non ero più riuscito a leggere il diario della vostra avventura, ahimè… Stavo proprio pensando a quando sareste giunti nel “Mundo Dourado”, ed ecco che vi ritrovo in pieno Territorio Bahiano!!
    Certo avete di meglio da fare e vedere ma, se fra un tuffo e una cascata, vi capitasse di “incrociare” nella foresta qualche vinile a poco prezzo -intendo sotto i 20 dollari americani (ma sarà molto difficile)- dimenticato in una capanna da qualche maledetto colonnello schiavista appassionato di MPB, pigliatene DUE COPIE. Una per me che vi mando un bacio ma soprattutto un bonifico, e una per voi: per ricordo o da rivendere a qualche inglese a prezzi che si aggirano intorno a quelli dei diamanti…

    Non mi sentirei a posto con la coscienza se non tentassi di farlo, anzi lo sento proprio come un dovere. Ecco una breve, incompleta ma già interessante DREAM LIST di vinili:

    7″ (sette pollici, formato dei 45 giri per capirci) o 12″ singoli di

    “MIELE” di Melo do Tagarela (tipo improbabile con barba e baffi in copertina) RCA 1980

    “COPA 7 NO SAMBA – SABADA” dei Copa 7 (con la o di Copa che è un cuore)

    “16 TONELADAS” di Noriel Vilela

    “AGORA E MODA”di Rita Lee/Tutti Frutti

    “COBRA CRIADA” di Joao Bosco

    “Beija Flor Suite” Chalo Eduardo

    gli LP 12″ (33 giri) e 7″ della ELENCO

    e poi i dischi sicuri dall’80 in giù (ma che li dico a fare…) di Antonio Carlos Jobim, Osmar Milito, Sambalanço, Baden Powell, Astrud Gilberto, Wilson Simonal, Walter Wanderley, Azymuth, Marcos Valle, Jorge Ben, Cesar Camargo Mariano, Edu Lobo, Nara Leao………etc etc.

    Insomma, se trovate, mettete da parte i buoni sentimenti e depredate senza scrupoli.

    A parte gli scherzi, godetevi il paradiso e salutatemi i tucani

    un abbraccio

    TobiaO

  4. raga sono una rompic… ma dopo la cascata… forse era meglio quando queste foto non c’erano…
    Che invidiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
    Un bacio, è bello rileggervi ;o)

  5. ehehe… sapevo che ci sareste arrivato… la chapada e’ unica… mi aveva affascinato nel 2005 quando vi ho passato qualche giorno prima del carnevale di bahia…
    vedo che tutto procede al meglio… beleza pura!!
    ciao from Australia….
    ps… il mondo e’ piccolino… sapeca sapeca capoeirista con cui in roda mi sono divertito…quando era ancora con elisio,grupo aue…
    diego

  6. Mannaggia Tobia, abbiamo letto il tuo messaggio quando avevamo appena lasciato Bahia in direzione del Pantanal.Avremmo piú che volentieri svolto le commissioni musicali sia a Salvador che a Rio…ci spiace di non aver potuto contribuire ad arricchire la vostra collezione, con tutte le volte che ci avete fatto ballare…se ricercate qualche chicca boliviana fateci sapere in anticipo ;-)

  7. Per Clau: sapessi cosa abbiamo rischiato per testimoniare quella cascata…dico solo che la nostra guida si arrampicava sui canyon con la macchina foto appesa in bocca …. e noi sotto nell`acqua a pregare…ma non potevamo farvi perdere questa chicca :-)

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