Argentina

Adios Argentina!

Argentina - 11 marzo 2007

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Eh si`perche`,con gia`un po`di malinconia addosso, ci apprestiamo a salutare la tanto amata  Argentina. Dopo aver rinunciato con grande difficolta’ (si`lo sappiamo che li`da voi le difficolta`quotidiane sono ben altre) a visitare il Chile e l’Argentina del Nord ora stiamo per partire alla volta del Brasile. Purtroppo in 7 mesi non possiamo pensare di vedere tutto, ma proprio tutto il Sud America, diciamo che almeno una buona parte pero`si`e per l’altra parte, vorra’ dire che ci tocchera’ ritornare ;-) . Dopo aver visitato la bella e cordiale Mendoza, che un po’ per dimensioni ci ha ricordato Torino e per degustazioni enologiche le Langhe, siamo saliti su un pulman di 32 ore che ci ha portati a Puerto Iguazu`. Appena arrivati, tempo di trovare una stanza, abbiamo deciso di visitare subito il parco con le cascate omonime, giusto per sgranchirsi un po’ le gambe. Diciamo che l’Unesco difficilmente sbaglia a classificare le bellezze del mondo e le catarratte di Iguazu`sono una vera e propria potenza della natura. Uno di quei luoghi, dove, turisti a parte, rimarresti ore in contemplazione di masse d’acqua che si scagliano con veemenza rinfrescandoti con i loro spruzzi dalla calura del sole. E con quest’ultima bell’immagine in mente domani, salutando i comfort argentini, prendiamo il bus in direzione di Rio de Janeiro dove ci aspettano Sapeca, amica capoerista, e le spiagge del Brasil!!!
giardino zen

Un rifugio, un lago e l’eclissi di luna…

Argentina - 8 marzo 2007

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Cosa volere di piu’?!?!? ….Bariloche, cittadina di montagna nella regione dei sette laghi in Argentina. Paesino carino noto per la cioccolata, la possibilita’ di fare splendide camminate tra laghi e montagna e …la vita notturna. Ora lo so che nessuno di voi ci stara’ credendo, ma noi abbiamo optato per… le camminate in montagna, rinunciando alla movida serale per andarci a godere l’eclisse di luna in un paesaggio da Le mille e una notte.
Abbiamo cosi’ effettuato l’ennesimo trekking, rendendoci conto di quanto diversi e splendidi (nonostante un po’ di vertigini ;-( ) possono essere gli scenari di montagna. Questa volta pero’, memori del freddo delle altre escursioni, abbiamo optato per le notti in rifugio. Casette di legno in riva a lagune cristalline, con cielo stellato e … un massaggio shiatsu in riva al lago!Eh si’ perche’ in questa nostra camminata abbiamo conosciuto, non per caso, Maurizio e Nicoletta, della provincia di Rimini, con cui abbiamo condiviso fatica, vertigini, pasta e barrette di cioccolata e tante belle chiacchiere sull’amato Messico e altri viaggi e sui molti interessi in comune. Maurizio, per tornare allo Shiatsu, sta studiando per diventarne maestro e dovendo tenersi in allenamento aveva bisogno di “cavie” per i suoi massaggi. Pertanto, soltanto per senso del dovere nei confronti di un nuovo amico ;-), mi sono sottoposta al “trattamento” nello splendido scenario appena raggiunto. E la sera dopo, per concludere come nel finale delle migliori favole, abbiamo ammirato la luna sbucare dalle montagne ed eclissarsi davanti ai nostri occhi.

eclissi el refugio jakob shiatsu

L’uomo senza volto

Argentina - 8 marzo 2007

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ATTENZIONE ATTENZIONE: a Ushuaia, grazie all’aiuto dei nostri reporter romani, abbiamo segnalato la presenza di una probabile spia russa celata sotto l’identita’ di Uomo senza volto. L’uomo, apparentemente innocuo, ha la capacita’ di essere omnipresente ovunque andiate, se vi capitasse di incontrarlo mandate una mail a info@nulluomosenzavolto.it ;-)

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Por la carretera…

Argentina, Chile - 8 marzo 2007

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Avremmo tanto voluto avere un coche per affrontare le strade di queste terre, ma per banali motivi economici non e’ stato possibile. Tutto cio’ pero’ non ha attenuato la nostra voglia di “on the road” e quindi non appena abbiamo scoperto che qui in Patagonia ci sono due strade culto, abbiamo subito cercato il modo di percorrerle. Come sempre tra Argentina e Chile.
La prima e’ la Ruta 40: percorre tutta l’Argentina dai confini della Terra del Fuoco ai limiti della Bolivia, passando sul fianco ovest della cordigliera; ma in piena Patagonia, tra El Calafate e la citta’ di Perito Moreno, la Ruta Nacional e’ semplicemente una strada di terra battuta ricoperta di pietrisco che attraversa le immense distese di steppa e nulla che caratterizzano queste terre. Per affrontare questo tratto decidiamo di affidarci a un pullman che ci portera’ a destinazione in sole 13 ore diurne.
Por la ruta

Per km e km il paesaggio e’ quello noto, accentuato maggiormente dall’assenza di altri veicoli e dalle condizioni dell’asfalto. Ogni tanto la vista di qualche mucca o pecora ci ricorda che cio’ che sembra terra di nessuno e’ in realta’ l’insieme di immense tenute, le estancias. (stiamo scomprendo molte cose su questi possedimenti, in un prossimo post vi faremo sapere). Il bus si ferma in una di queste convertita in punto di ristoro per chi viaggia: la signora ha appena sfornato un paio di invitanti torte salate a base di verdura y queso. Fuori, attorno alla casetta bianca con gli infissi rossi, tre guanachi trottano rapidi rincorsi dai due cani che proteggono il posto. Un paio di biker risalgono sulle loro moto. E poi vento. Quando ripartiamo la signora ci saluta dall’uscio muovendo la mano sorridendo e noi pure.

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Patagonia: terra di Chile e Argentina

Argentina, Chile - 1 marzo 2007

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E con oggi abbiamo terminato la Patagonia: terra di Chile e Argentina. Anche se so che questa affermazione potrebbe urtare gli animi di alcuni argentini y tambien quelli di alcuni cileni, a me piace definirla cosi’. Mi piace immaginarmela come un unico territorio senza frontiere, unito dalla medesima incredibile natura.
E i nostri 12 timbri sul passaporto credo rendano bene l’idea, per poter visitare al meglio questa terra, l’unico modo e’ saltellare da una frontiera all’altra, da un valico all’altro della Cordigliera Andina, dalla Routa40 alla Carretera Austral.
Ma l’attraversamento di confine piu’ singolare rimane senz’altro quello effettuato da Puerto Natales a Rio Turbio nel Sud dell’Argentina. Con il nostro solito pollice alzato veniamo raccattati da due simpatici ragazzi cileni diretti al di la’ della frontiera (16km) per andare a fare benzina prima di partire per le vacanze. Il prezzo della gasolina in Argentina e’ di tre volte inferiore a quello cileno, pertanto i due ragazzi, con una spia del serbatoio piu’ in rosso che nella macchina di Bota, tentavano di arrivare al primo benzinaio al di la’ della frontiera per poi rientrare in Chile subito dopo.
Superate le solite pratiche doganali e ringraziando per la strada in discesa, arriviamo al benzinaio di Rio Turbio dove, al ritmo della “Gasolina” (e quale altra canzone poteva esserci in un benzinaio?!??) facciamo il pieno saltellando come quattro rapper di un video Hip-Hop americano per far entrare ogni minima goccia possibile del prezioso oro nero.

E questo e’ il cartello fotografato sorpassata la frontiera:

Las Malvinas

L’era glaciale

Argentina - 1 marzo 2007

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Ho sempre associato i ghiacciai alla possibilita’ di praticare snowboard in comprensori meravigliosi che ti consentono di surfare anche nei periodi estivi (Deux Alpes, Zermat).
Associazione immediata:ghiaccio=neve=snowboard!
E invece in Patagonia ci ritroviamo circondati da ghiacciai di dimensioni stratosferiche con un paesaggio totalmente diverso. Neve certo, di quella che quest’anno molti di voi avrebbero voluto cadesse a Torino, muraglioni di ghiaccio altissimi, ma circondati da laghi navigati da grossi iceberg dalle forme piu’ svariate.
Nessuna traccia di comprensori sciistici, ghiacciai che si estendono per chilometri a basse altitudini e sfociano nei laghi consentendoti quindi di trovarti proprio sotto i muraglioni di ghiaccio o di navigare, immedesimandoti nei primi esploratori di queste terre, tra un iceberg e l’altro, facendo attenzione ad ogni boato per cogliere in diretta la caduta di un nuovo blocco e sognare per un attimo di essere arrivati in Antartide.

Il Grande Freddo Cristalli

La testa tra le nuvole

Argentina - 1 marzo 2007

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 Delle nuvole della Patagonia avevo gia’sentito parlare, ma mi son sempre detta:”Che vuoi che siano, sono solo delle nuvole”.E invece mi ritrovo qui, a perderci le ore, nell’osservare le forme piu’ bizzarre create dal vento. Ma non si tratta solo delle sembianze che possono assumere, sembra che si espandano su piani multipli, su 3/4 dimensioni divere. Un effetto tridimensionale dovuto al forte vento, al colore del cielo e all’orizzonte infinito. Senza nulla togliere agli esercizi fotografici di Pablo, qua veramente basta mirare al cielo e, con la luce giusta, poter cogliere scatti spettacolari. E poi c’e’ chi, come un giapponese incontrato visitando il Parco Nazionale dei Ghiacciai, decide di sostituire la macchina fotografica con matita e acquerelli immortalando, meglio di molti fotografi, i giochi di luce e ombra che il ghiaccio e’in grado di creare.

la testa tra le nuvole Disegnando ...

Intervista ad uno sportivo nascente

Argentina - 24 febbraio 2007

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In esclusiva per i lettori di mondovisione pubblichiamo qui un’intervista ad un giovane che ha deciso di avvicinarsi al mondo dello sport.
Scritch:”Come ti senti ora che puoi quasi definirti uno sportivo? Ti trovi cambiato nel corpo e nella mente? Ti senti diverso?”
Pablo:”Come dire…dopo tutti questi giorni di trekking per forza ti senti leggero. Quando torneremo potro’finalmente accompagnare il Pahula sui monti!”
Scritch:”Qual e’ il tuo allenamento medio quotidiano?”
Pablo:”Venti chilometri: ma non in piano!!!Qua i sentieri sono tutti su e giu’.”
Scritch:”Vuoi dare un consiglio alle persone che hanno timore di avvicinarsi al mondo dello sport?”
Pablo:”Si ottengono grandi soddisfazioni, ma sempre meglio non strafare…insomma la siesta ogni tanto ci sta.”

Ringraziamo Pablo per averci concesso l’intervista e segnaliamo che da buon sportivo nascente, mentre molti di voi avrebbero approfittato del prezzo irrisorio delle sigarette argentine (meglio non fare nomi, voi sapete a chi mi riferisco ;-)) Pablo non fuma da quando siamo partiti!

Primo mese

Argentina - 24 febbraio 2007

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Oggi e’ il 22 febbraio e in un batter d’occhio il primo mese di viaggio e’ volato. E’ una strana sensazione: da una parte il tempo si dilata, ma dall’altra ogni tanto ci capita di doverlo comprimere. Abbiamo scelto di affrontare un continente davvero immenso e ricco, ricco di posti da vedere, visitare, vivere. E quindi ogni tanto occorre fare delle scelte, perche’ tutto davvero non si puo’ vedere. Scegliere e’ difficile, ma una soddisfazione grande e’ anche quella di disfare i piani gia’ fatti, in nome di nuove avventure. Come due giorni fa, quando con un biglietto in mano che vi avrebbe spedito a nord di 1000 km in 24 ore, abbiamo deciso di annullare tutto e varcare nuovamente la frontiera per tornare in chile e salire verso nord affrontando la mitica carrettera austral. Vi faremo sapere.
Con questo primo mese, abbiamo superato la soglia dei giorni che “un tempo” dedicavamo ai nostri viaggi (le classiche 2 o 3 settimane di vacanza): ora finalmente stiamo entrando nella dimensione dei viaggiatori. E’ un’esperienza fantastica …. ma questo credo che lo si percepisca gia’ dalle parole lasciate su questo blog.

Piazza Savoia a Ushuaia

Argentina - 16 febbraio 2007

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Ebbene si’, ad appena due settimane dalla partenza, non abbiamo potuto resistere e abbiamo organizzato un paio di cenoni di comida italiana invitando i nuovi amici che stiamo conoscendo viaggiando. Complice di tutto cio’ e’ stato l’appartamento che ci ha ospitato nei freddi e piovosi giorni di Ushuaia e che rapidamente abbiamo trasformato in casa nostra coinvolgendo i conquilini che si avvicendavano: prima tre chicas argentine (Hola Chechi, que tal? Ahora somos in Chile y tomamos el mate! Gracias por scriber nos en el blog, las cenas in Ushuaia fueron muy linde! Suerte!) in arrivo da un mese di lavoro sul ghiacciaio del Perito Moreno; poi due ragazze e un ragazzo di Israele che hanno sfatato, con i loro racconti, la visione di seri osservanti che avevamo nei confronti di tutti gli israeliani e che ci hanno permesso ci conoscere meglio la realta’ complessa del loro paese. Ospiti fissi: i Roman! Pino, Giorgio e Gabriele che ci hanno fatto divertire per tutti i giorni in Ushuaia, con i loro racconti e il loro travolgente modo di fare. Abbiam anche preso un po’ di accento romanaccio!
Ma soprattutto queste cene sono state un successo grazie alla cocinera Scritch e alla fantastica comida che e’ riuscita a preparare con i mezzi locali: considerate che l’ultima cena il menu’ e’ stato: risotto malbec e chorizo e costine di agnello fritte. Che dire mi viene ancora l’acquolina in bocca…