Bolivia

Ancora trekking

Bolivia - 2 maggio 2007

4 Comments

Dopo sole 24 ore di La Paz avevamo gia’ deciso di abbandonare il caos della città … non ci siamo più abituati.
Nonostante ciò, la capitale è comunque affascinante: abbarbicata sulle pendici di un grande canyon che sembra aprire in due l’altipiano boliviano, stordisce con il suo disordine, nei mille mercati improvvisati in ogni via in cui puoi trovare dalla paccottiglia tecnologica a meraviglioso artigianato locale.
Così abbiamo deciso di spostarci e ci sembrava che la cittadina di Coroico, situata nella Yunga tropicale a pochi chilometri da La Paz, facesse al caso nostro.
Per andare da La Paz a Coroico ci sono due opzioni: la prima è percorrere la cosidetta Strada della Morte, una discesa mozzafiato che in soli 80 Km scende di 3.000 metri di altitudine. La media e’ di 100 incidenti all’anno, a testimonianza dai dirupi si possono vedere le carcasse dei pullman caduti. L’offerta standard per i Gringo è quella di percorrere la strada su mountain bike ipertecnologiche buttandosi a capofitto sulla stretta carettera, ma noi abbiamo scelto la seconda opzione: il camino inca del Choro.
Tre giorni di trekking durante i quali si scende dai 4.800 metri della Cumbre ai 1.300 metri della Yunga, percorrendo un antico sentiero costruito e utilizzato dagli Inca prima della Conquista. È estremamente affascinante perchè si ha la possibilità di passare dalla cima della cordigliera innevata al caldo tropicale della giungla. Era anche il primo trekking a queste altezze e il primo giorno i polmoni ce lo hanno fatto presente.
Nei tre giorni si “scende” attraversando paesini remoti costituiti da quattro case solo in pietra dove capita che i bambini per andare a scuola debbano percorrere ogni giorno due ore del cammino.

Continue Reading

Come ci si sente

Bolivia - 28 aprile 2007

7 Comments

Prima di partire molti di voi ci chiedevano come ci sentiva all’idea di viaggiare per un anno intorno al mondo. Noi non avevamo la risposta, era difficile anche per noi renderci conto che finalmente lo stavamo facendo! Ora son passati tre mesi e forse possiamo provare a rispondere. E’ strano, tutti e due, per la prima volta, ci sentiamo come se stessimo viaggiando da molto piu’ tempo, per la prima volta non guardiamo il calendario ogni minuto temendo lo scadere delle canoniche due/tre settimane. Probabilmente la naturalita’ del nostro viaggiare, il fatto che in tre mesi abbiamo girato mezzo Sud America, ci fa pensare di essere in viaggio da piu’ tempo. Ovviamente certe cose iniziano a mancare: la famiglia, le birre con gli amici, la pizza delle Rondini, le orecchiette e gli gnocchi delle nonne, la festa per i trentanni di Bota, la musica rock, il poter buttare la cartaigenica nella tazza (ci ho messo due mesi a perdere l’abitudine!), le lenzuola non usurate … pero’ non avete idea, o forse un po’ questo blog la da’, di quanto siamo appagati! Di quanto vedere posti come il mare bianco, la cascata della chapada diamantina, tutte le bellezze naturali ma anche, e soprattutto, la quotidianita’ del nostro viaggio, la gente dei mercati e i nuovi amici viaggiatori, le diverse culture di un paese cosi’ vario e colorato ci diano ogni giorno l’adrenalina e la curiosita’ di andare avanti paese dopo paese. E visto che ogni tanto Torino manca, l’altro giorno ci siamo concessi un attimo di torinesita’. Era lunedi’ sera, eravamo a La Paz, e, come tutti i lunedi’ torinesi, siamo andati al cinema e dopo ci siamo mangiati un kebab che purtroppo non si avvicinava minimamente a quello delizioso di Via Berthollet. 
Nella neutralita’ della sala cinematografica, potere della celluloide ;-), ci siamo sentiti per un attimo di nuovo a Torino ed e’ stato strano, all’uscita, ritrovarsi nella caotica La Paz.  

Il mare bianco

Bolivia - 21 aprile 2007

13 Comments

Sempre di piu’ ci rendiamo conto di come il Sud America contenga, in un unico continente, tutte le bellezze che la natura puo’ offrire. Dalle splendide montagne, agli immensi ghiacciai, al mare caraibico, alla foresta amazzonica, alle piu’ svariate specie di animali, ai vulcani, alle imponenti rovine di antiche civilta’, alle citta’ coloniali, alle affascinanti cascate e al Salar de Uyuni che con i suoi 12.000 kmq e`la piu`grande distesa salata del mondo.
Credo che le foto in questo, come in molti casi, rendano meglio delle parole. E’ incredibile la sensazione di galleggiare per ore su una distesa di mare bianco dove le montagne si intravedono in lontananza come immagini sfocate da un miraggio accompagnati, per una volta, dalla nostra musica: radiohead, the doors, nina simone….
Sono stati tre giorni splendidi in compagnia di Maurizio e Nicoletta con cui abbiamo consolidato una bellissima amicizia ammirando l’alba nel Salar tinto di rosa, il paesaggio desertico a 5000 metri di altitudine, le lagune, i geyser… condividendo emozioni, musica, racconti di viaggio, pensieri per il futuro, partite a carte, riso e minestrone, reiki e massaggi shiatsu.
Il nostro viaggio pero’ deve continuare, mentre loro ritornano verso l’Argentina noi siamo in attesa di prendere il prossimo pulman che ci portera’ a La Paz dove ci scontreremo con la grande metropoli dopo questi giorni immersi nel deserto.

IMG_2936   IMG_2958IMG_5035

Quota 4.050

Bolivia - 18 aprile 2007

3 Comments

Potosi’ con i suoi 4.050 metri di altitudine e’ la citta’ piu’ alta del mondo e negli anni d’oro, o meglio d’argento, della sua storia, intorno al 1600, e’ stata, dopo Napoli, la citta’ piu’ popolata del mondo.
Potosi’ nasce infatti nel 1546 come citta’ mineraria con un cerro ricco di argento che l’ha resa una delle citta’ piu’ ricche al mondo, ma che ne ha caratterizzato la triste storia.
Arrivati in citta’ dopo aver attraversato un panorama con altipiani meravigliosi a 4000 metri di altitudine, abbiamo subito respirato, dopo pochi passi, la sensazione di camminare a queste altezze. Diciamo che non e’ un posto dove consiglierei di andare a correre ;-)
A Potosi’ siamo stati ospitati, tramite hospitality club, da Emmanuel, un ragazzo francese che sta lavorando per un anno come educatore volontario per un progetto di insegnamento di grammatica e aritmetica,tramite il gioco, rivolto ai figli dei minatori.

Continue Reading

Stile!

Bolivia - 18 aprile 2007

No Comments

E a Sucre ci siamo proprio rilassati. La citta’ e’ molto carina, stradine con vecchi palazzi coloniali che rimandano ad antichi splendori e che ora sono stati ben restaurati e direi, piu’ che giustamente, hanno fatto si’ che il prossimo anno Sucre rientri tra i patrimoni Unesco. Inoltre la citta’ puo’ vantare il parco cretacico piu’ grande al mondo, una montagna su cui si possono osservare 5000 orme di dinosauri!!! Anni anni e anni orsono, infatti, la citta’ era un immenso lago popolato da numerose specie di dinosauri, ora riprodotti in un piccolo e interessante Jurassic Park.
E visto che dovevamo riprenderci dai nostri ultimi spostamenti abbiamo deciso di concederci una camera (a 5 euro a testa) in un ostello che mai pensavamo di poter trovare qui in Bolivia. Giudicate un po’ voi se non e’ stile questo nell’arredare un piccolo hostel:  

7hostel 

I mondovisionari sbarcano in Bolivia

Bolivia - 12 aprile 2007

7 Comments

Strana sensazione dopo mesi di pulman il salire su un treno, stupisce il trovare una rete ferroviaria nel paese piu’ povero del Sud America. Siamo sopravvisuti alle 20 ore sul treno della morte ad una velocita’ standard di 40 chilometri orari e arrivati a Santa Cruz ci siamo sgranchiti le gambe qualche oretta in centro in attesa di prendere il pulman notturno per Sucre. Passeggiando alla ricerca di farmacie per acquistare qualcosa per il mal d’altitudine (tra un po’ si iniziera’ a salire parecchio) e a caccia di libri sulla storia locale, ci siamo imbattuti in uno splendido mercato di quelli che ci fanno letteralmente impazzire. Mille bancarelle, saloni di bellezza, ma soprattutto una parte al coperto con tanti banchetti dove assaggiare le specialita’ locali e dove abbiamo comprato delle ottime empandas (calzoni di pasta sfoglia fritti o al forno ripieni di pollo, verdure e formaggio SLURP!).

Continue Reading