Potosi’ con i suoi 4.050 metri di altitudine e’ la citta’ piu’ alta del mondo e negli anni d’oro, o meglio d’argento, della sua storia, intorno al 1600, e’ stata, dopo Napoli, la citta’ piu’ popolata del mondo.
Potosi’ nasce infatti nel 1546 come citta’ mineraria con un cerro ricco di argento che l’ha resa una delle citta’ piu’ ricche al mondo, ma che ne ha caratterizzato la triste storia.
Arrivati in citta’ dopo aver attraversato un panorama con altipiani meravigliosi a 4000 metri di altitudine, abbiamo subito respirato, dopo pochi passi, la sensazione di camminare a queste altezze. Diciamo che non e’ un posto dove consiglierei di andare a correre ;-)
A Potosi’ siamo stati ospitati, tramite hospitality club, da Emmanuel, un ragazzo francese che sta lavorando per un anno come educatore volontario per un progetto di insegnamento di grammatica e aritmetica,tramite il gioco, rivolto ai figli dei minatori.
Emmanuel si e’ rivelata da subito una persona splendida, ospitalissima, e ci ha permesso di conoscere ragazzi che da tutto il mondo vengono qui a lavorare come volontari per aiutare le famiglie dei minatori.
Ci ha raccontato del suo lavoro con i bambini e di come non sia semplice insegnare ortografia e aritmetica quando i loro genitori spesso non sanno ne’ leggere ne’ scrivere e quando, nelle scuole, ti insegnano a scrivere un brano, ma senza minimamente aiutarti a capire il significato di quello che in realta’ i bambini stanno semplicemente copiando.
Potosi’, come accennavo prima, e’ stata una delle citta’ piu’ ricche al mondo, ma come sempre e’ accaduto nella storia del Sud America, queste enormi ricchezze sono state tutte sfruttate dai coloni spagnoli e dal mercato europeo. La montagna, ricca di argento e’, tristemente, anche ricca di morti. Migliaia e migliaia di schiavi sono morti lavorando nelle miniere e ancora oggi le condizioni di lavoro dei minatori non gli permettono di vivere oltre i quarantanni.
In citta’ ci sono numerose agenzie che organizzano dei tour per visitare le miniere. Ancora adesso non so se e’ stata la cosa giusta partecipare ad una di queste escursioni. Sicuramente non vi avessimo partecipato non avremmo compreso a fondo le terribile condizioni di lavoro dei minatori di oggi e del passato, ma purtroppo partecipare a questi tour e’ un po’ come andare ad un circo dove tu cammini tranquillo con la tua tuta e il caschetto in dotazione facendo fatica a respirare anche se per poche ore all’interno della miniera, mentre incontri minatori che lavorano anche 10 ore al giorno a digiuno con il solo sollievo della coca che masticano in continuazione e dell’alcol puro che bevono per sopportare la fatica fisica. L’ aria e’ irrespirabile dopo pochi minuti, la miniera e’ un labirinto di cunicoli su piu’ livelli dove si passa dall’umidita’, al freddo, al caldo insostenibile, circondati solo da polvere e tenebre dove ogni tanto si viene scossi da un improvviso scoppio di dinamite nelle vicinanze che ci fa sussultare non poco.
All’interno della miniera si possono incontrare varie rappresentazioni del Tio, statue rappresentanti il dio della montagna e venerate dai minatori. In passato il Dio, traslato dal quechua in Tio, era stato creato dagli spagnoli per terrorizzare gli schiavi e costringerli a lavorare per il dio della montagna.
In cambio del tour i minatori ricevono da noi turisti dei piccoli omaggi: foglie di coca, bibite, sigarette….ma al pelo hanno le forze per ringraziarci e il mio disagio di fronte a questo tristissimo spettacolo umano rimarra’ impresso anche una volta tornati all’aria aperta, alle nostre tranquille vite di viaggiatori.
E a Potosi’ abbiamo rincontrato Maurizio e Nicoletta, i ragazzi conosciuti in Argentina, vi ricordate la foto dello shiatsu in mezzo alle montagne?!?! E con molto pìacere stiamo condividendo con loro una parte di Bolivia. Dopo la visita alle miniere, grazie all’ospitalita’ di Emmanuel e dei suoi amici che ci hanno prestato parte dell’attrezzatura, abbiamo trascorto una splendida notte a campeggiare in riva ad una laguna di acqua termale denominata l’occhio dell’Inca. Questo luogo, sacro agli Inca, e’ situato in mezzo alle montagne a poca distanza da Potosi’. Li’ abbiamo campeggiato e grigliato in riva alla laguna di origine vulcanica, passato una notte sotto una stellata fantastica e al mattino abbiamo fatto il bagno nelle calde acque termali che misurano una profondita’ di ben 2.000 metri!
Ora siamo ripartiti in direzione di Uyuni, dove andremo a visitare un salar considerato uno dei posti piu’ belli del Sud America e, nell’attesa di partire per l’escursione di tre giorni, ci siamo mangiati un’ottima pizza italiana. E, dobbiamo ammettere, che in realta’ la pizzeria e’ di un americano, ma credeteci, e’ stata la pizza piu’ buona trovata finora.
3 Comments
Cari giovini,
mentre voi ve la vagate sopra e sotto terra, fra deserti e foreste, qui si sono riuscite a fare le prime scivolate sulla neve. La stagione si è ufficialmente aperta e chiusa nel giro di una settimana con un’ultima tappa a La Thuile io il capo il bocca e claudio. Meraviglia.
Personalmente mi sono mancate le facciate sul ghiaccio di pablo e trikz di cri. Vi abbraccio!
p
Ho letto attentamente del vostro tour boliviano,guardate le foto ho notato paesini e mercati ordinati ed estremamente puliti, tutti con la cuffietta …i posti veramente sporchi son ben altri… Sono andati via da tempo i colonizzatori ma ben poco è cambiato per la povera gente e temo che sarà così per molto tempo ancora! Love Mia
uao!Era da un pò che non vi leggevo, mi sono aggiornata tutto d’un fiato….non ci sono parole e commenti!
Sono stata in qualche modo più vicina a voi…sono stata a Cuba una settimana e sono appena tornata….bè ovviamente è stao un piccolissimo assaggio, è volata, ma è stato molto bello.
Abbiamo affittato una macchina e abbiamo fatto il cost to cost per raggiungere Santiago…eravamo dalla parte opposta dell’Havana.Mi ha lasciato un fondo di tristezza , non me l’aspettavo così Cuba…purtroppo non ho fatto in tempo a chiedervi consigli, sono partita così di fretta…e sono anche tornata così in fretta…sigh sigh!
Buona vita viaggiatori!!
Cri, mi manchi un sacco….sono felice per voi e per il vostro viaggio…quante cose da raccontare e da ricordare…buon proseguimento di avventure!!!