Patagonia per me, invece (vedi post sotto), e’ proprio tutto questo che vedo in questi giorni. Cosi’ me l’aspettavo e cosi’ e’: immense distese di steppa, bassi arbusti e colori che vanno dal marroncino al poco verde, ma generalmente il tutto e’ giallo ocra. E spicca tantissimo il cielo azzurro, immenso tambien.
La sensazione e’ simile a quella che si prova quando in nave al largo ci si guarda intorno e si vede solo mare e cielo: qui e’ lo stesso, steppa e cielo per chilometri e chilometri. E le nuvole, che si stagliano nel cielo azzurro, e le vedi muoversi lentamente, ma senza pausa, su piani differenti. Poi nel mezzo della distesa intravedi un animale. Sembra un cavallo, ma piu’ piccolo e snello, tipo un cerbiatto. E’ un guanaco. Immobile, fiero con la testa all’insu’ osserva l’orizzonte. E poi c’e’ la polvere, con cui impari subito a convivere, perche’ cosi’ e’ meglio. Si infila dappertutto, a volte ti ricopre e la respiri. E’ come quando tiri giu’ una parete in una casa e per giorni continui a respirare la polvere delle macerie.
E allora ti domandi, ma com’e’ possibile che gente dell’europa sia venuta fin qua, tra 800 e 900, e ci si sia stabilita. Sicuramente di spazio da sfruttare ce n’era parecchio (e ancora c’e'). E cosi’ sono nate le estancias con ettari e ettari di pascoli e piccoli paesi come Gaiman.
Gaiman e’ un paesino fondato da una comunita’ gallese (ma ce ne sono anche altre) all’inizio del 900. Non c’e’ piu’ nessuno che parla inglese e quindi fa un po’ effetto vedere questi visi (per noi) nordici che parlano spagnolo e vivono in una steppa dove ora ci sono circa 40 gradi. A ricordo del Galles a Gaiman sono rimaste solo le case da te’ (in funzione per i turisti) e alcuni edifici tra le prime costruzioni dell’epoca, come la scuola e la posta. In questa zona, come in tutta l’Argentina, e’ comune incontrare i piu’ svariati tratti somatici, tutti accomunati da due cose: la lingua spagnola e la discendenza da emigranti.
Terra di emigranti … e di fuorilegge. Pare che Butch Cassidy e Sundance Kid siano arrivati qui dopo le scorribande che li resero famosi nel far west. Per un po’ si fermarono mettendo su una estancia, ma poi tornarono a seguire la propria natura, sbancando uffici postali anche qua.
I motivi di fascino non mancano proprio in questa terra ed e’ bellissimo vivere in prima persona queste storie e queste visioni.
9 Comments
Ciao ragazzi, finalmente riesco a scrivervi! Che belli i vostri racconti…sarà che sono sbronzo, ma mi avete fatto sentire proprio lì…sento anch’io l’odore della polvere e delle macerie! Non sono ancora riuscito a metterci in mezzo i pinguini e i leoni marini (…) Non so, li lego proprio ad altri habitat, altre temperature, altri paesaggi…Vedere sti poveretti nel deserto mi ha messo voglia di organizzargli un viaggio al polo!
Statemi bene! Un bacione ad entrambi!
P.S.
Ho messo un’email fasulla per evitare spam…sono troppo sospettoso? ;)
chiedi se la terra é quadrata?tu cosa pensi? la risposta é dentro di te……ma é sbagliata….
emozionante la patagonia !
w Quelo! mi manca :-(
mazinga, ma che bella maglietta che indossi davanti al piatto di pasta…
Ciao,
sono Annarosa e attualmente mi trovo a Torino. Stavo guardando con interesse il votro sito che trovo interessante. Vi auguro un buon proseguimento. Un caro abbraccio.
Annarosa, zia Sabina e nonna Tina.
sì sì la maglietta è cooooolissssima :-P
attenzione a 30 anni con maglietta uguale de los amigos e a 50 con la stessa camicia di flanella a scacchi… naaaaa, that’s impossible ;o))
Besos
Stiamo sognando ad occhi aperti(con1notevole aiuto grazie alle vostre splendide foto!)ascoltando le note degli Acoustic Alchemy…Il tutto si concilia molto bene con i vostri racconti, è quasi come essere lì con voi!Da Dona:appena posso vi scrivo un’email…Da Luca:avete ricevuto l’email con consigli-posti da vedere??PS:CI MANCATE già::::
Come promesso, sono qui di nuovo..
leggo i vostri racconti e vedo i colori, sento i sapori..nn smettete di viverli, per farceli vivere con voi..
Cazzo che romantica che sono!!
Ari_