Messico, sperduto Messico.
Ed eccoci giunti finalmente in quello che e`il nostro reale immaginario di questa terra. Il deserto che si estende verso l’infinito ricoperto di milioni di cactus dalle svariate forme, il vento caldo di giorno, gelido di sera e l’arrivo in un pueblo la cui via d’entrata e’ un tunnel a senso unico lungo due chilometri scavato nella roccia: Real de Catorce.
Forse alcuni di voi ricorderanno l’immagine del nero tunnel dal film “Puerto Escondido”, un tunnel che si apre su un pueblo che, a noi, e’ parso sospeso nel tempo.
Real de Catorce ha avuto i suoi anni d’oro come citta’ mineraria agli inizi del novecento raggiungendo una popolazione di 40.000 abitanti, ma dopo il crollo del prezzo dell’argento e’ rimasta quasi del tutto abbandonata fino a pochi anni fa. Una citta’ fantasma affacciata su un deserto dove ogni anno si recano in pellegrinaggio gli indios huichol in cerca del sacro peyote.
Negli ultimi anni il fascino del pueblo semiabbandonato di Real ha attirato parecchi viaggiatori e molti hanno deciso di fermarsi e fare rivivire la citta’ aprendo ristoranti, rigorosamente italiani, e gallerie d’arte.
Ma sara’ stata la bassa stagione o la distanza da altre localita’ tipicamente turistiche, abbiamo avuto la fortuna di viverla ancora come un pueblo fantasma. Camminare per vicoli deserti, tra le case costruite in pietra a volte abitate, ma spesso ancora abbandonate, tra le rovine di antichi palazzi, i cunicoli delle vecchie miniere e l’arena per i combattimenti dei galli, Real de Catorce mantiene ancora oggi un fascino unico di un paese, tipicamente messicano, che ancora non e’ stato cambiato dal turismo, un pueblo sospeso nel tempo e nel ricordo di un antico splendore.
PS: Abbiamo finalmente migliorato e aggiornato la mappa del viaggio! Speriamo di averla resa piu’ facilmente visualizzabile.
4 Comments
ancora una volta, la noche, mi tenete compagnia coi vostri interessanti post (questa volta molto stringati) :-P
mi godrò le foto su flickr per saziare la mia curiosità
CIAO FANCIULLI!!!
i cactus, fate una foto ai cactus, così mi convinco che siano il simbolo del messico e non un avanzo di magazzino degli Studios americani per le serie tv degli anni ’80.
ciao
Ciao ragazzi, come va?
Due fan come voi non possono non sapere che Il Leone d’Oro alla Carriera quest’anno va a Tim Burton ;o)
Baci!!!
ehi bastardissimi…. ci avete dato aggiornamenti costanti dal “terzo mondo” e ora che siete a LOS ANGELES non ci postate nulla?!?!? Dai che voglio le foto dal keynote di Stefano Lavori… i nuovi “ipod-toccami” sono bellissimi sbav sbav ^___^