La prima parola che mi viene in mente e’ accoglienza, all’aeroporto di Ezeiza scopriamo che son venuti a prenderci i genitori di Leo con tanto di cartello “Pablo y Cris”.
E poi distanze, cosi’ diverse da quelle a cui siamo abituati, l’aeroporto dista 50 km dalla citta’ (Torino-Ivrea per intenderci) a noi sembra tanto, ma Mirta e Eduardo ci dicono che e’ pochissimo. D’altronde l’Argentina e’ composta da 24 province, ci spiegano, e l’Italia e’ grossa circa come una sola delle province.
E delle distanze ci accorgiamo subito il giorno seguente quando, mappa alla mano, ci incamminiamo nel cuore di Buenos Aires. A vederli sulla mappa i quartieri sembrano tutti vicini, ma dopo chilometri a piedi ci accorgiamo che non e’ proprio cosi’.
E poi gli odori, uno su tutti quello dell’asado che si respira camminando per le strade e che immancabilmente ti apre lo stomaco; la musicalita’ della lingua con la quale iniziamo a destreggiarci; i locali aperti 24 ore su 24 con la cerveza a 1 euro; i colectivos (pulman) che sfrecciano tutta la notte trasportandoci da un barrio all’altro; il quartiere dove si trova il nostro ostello, Palermo, barrio della movida notturna un po’ come il nostro quadrilatero romano e dal nome che richiama la storia dell’immigrazione italiana in questo paese.
La pioggia del primo giorno (saranno state le invidie degli amici rimasti a Torino?!?!) e il caldo di oggi con una temperatura che si aggira intorno ai 30 gradi e lo splendido quartiere di San Telmo con antichi bar e cortili sorprendenti.
Il resto lo racconteremo man mano che visiteremo la citta’, intanto vi salutiamo con questa foto scattata al Centro Cultural Recoleta (uno dei barri di BA) …per non dimenticare la storia.

7 Comments
Secondo voi sarete la mia croce e la mia delizia, me lo sento… …mi piace troppo tutto quello che visitate anche se avete appena iniziato, ma appunto mi sto anche tagliando d’invidia… :P
Ancora auguroni! ^_^
Ciao ragazzi, che emozione..le voste prime news…che invidia…benevola!!
Cri stanotte ti ho pure sognata, eravamo in mezzo ad un mare stupendo..tipo Polinesia…non c’entra un cacchio lo so..però bo…eri felice e mi raccontavi qualcosa ma non saprei dire cosa!Comunque si sente che non siete per niente da soli…qui tutti vi pensano e siamo tutti felici per voi!!
Buona avventura!!siamo con voi!!
Baci Cumpa
CIAOCIAOCIAOCIAO!!!!
Hai visto Cri?So usare il blog!!!!Troppobbrava!!!!
Che figo!Come vi invidio!!!
Va beh se tutto va per il verso giusto tra una settimana o due partiamo anche noi…Appena so per dove vi mess!!Comunque mi sa zona caraibi come previsto…
Tanti tanti Baci
A presto Gio
PS:domani ho un colloquio per un lavoro vero,come quelli delle persone adulte…Chissa’…Vi faro’ sapere
amici e parenti
(più precisamente un’amica e un parente -almeno per ora)
antichi ricordi riaffiorano grazie alle vostre perlustrazioni porteñe!
compiti per questa settimana:
cercare e fotografare nel quartiere Boca una vetrina con l’insegna “Cambalache”. (devo sapere se esiste davvero o me la sono sognata!)
per avere la lode dovreste poi farvi insegnare almeno la prima e l’ultima strofa del tango omonimo
strafogatevi di asado anche per me. tanto la mucca argentina è stupida!
val
ciao pablo y cris, preferisco questo al blog della stampa, dove però ho scoperto la vostra impresa… ora vi seguirò di qui!
buona argentina, buon viaggio (iniziare con la pioggia porta bene)
Non ci posso credere la Compare e Gio’ che riescono ad usare il blog ehehehehhehe!!!Effettivamente ci e’ riuscita anche Ari (anche se con qualche problemino nella sequenza dei commenti ;-) ). Gio’ mi raccomando fammi sapere dove andrete di bello e soprattutto: ti metti a fare la persona adulta, i colloqui di lavoro!?!?!? Ti mando un po’ della mia buona sorte e fammi sapere com’e’ andata!!!
beso
Per l’amica/parente: che compito difficile! Non e’ che per cercare ‘sta vetrina rischiamo di rimanere in mutande alla Boca!?!?!? Va beh proveremo a compiere la missione, ma quella dell’asado sara’ sicuramente + semplice ;-)
Qualsiasi altra dritta su Buenos Aires e dintorni sempre ben accetta!